Nata a Milano il 21 marzo 1976, Beatrice Denti, nota come Beatrix, ha trascorso la sua vita immersa in un melting pot di culture e tradizioni, plasmando così il suo percorso artistico sin dai primi anni. Fin dall'infanzia, le sue esperienze familiari l'hanno portata a esplorare il mondo, abbracciando culture ed etnie che hanno lasciato un'impronta profonda sulla sua identità e sul suo approccio all'arte. Dopo aver completato il Liceo Artistico, il suo interesse si è orientato verso la scultura e l'acquaforte, ma nel corso del tempo ha evoluto la sua ricerca artistica concentrandosi sulle tecniche classiche di pittura. Tuttavia, la sua esplorazione artistica è sempre stata caratterizzata da una spinta innovativa, che si sposa armonicamente con le regole auree e anatomiche del corpo umano.
Riesce a trarre ispirazione da tecniche sciamane, elementi immaginativi e pratiche meditative apprese durante i suoi viaggi. Attraverso le sue opere, invita gli spettatori a esplorare i misteri del mondo antico, immaginare nuovi mondi e connettersi con personaggi portatori di visioni fuori dall'ordinario. La sua arte sensoriale, realizzata con la tecnica acrilica e un pigmento nero personalizzato, crea mondi metafisici e surreali sulla tela. L'uso distintivo del nero, associato alla sacralità nelle culture pagane, rappresenta per Beatrix una frequenza potente che mantiene la connessione con il tutto, dando vita al tutto attraverso l'assenza di luce.